I feel that ice is slowly melting

"se devo essere sincera.." "No! pecche mica... puoi dire pure una bugia no cioè siamo tutt'e due gli n'si... a coppia..non lo so cioé... resta" (Massimo Troisi: Scusate il ritardo)

"Little darling, the smile returning to their faces.
Little darling, it seems like years since it's been here." (George Harrison)

mercoledì 30 gennaio 2008

Mi sono perso Dicembre

Sono da poco uscito dalle tenebre che mi hanno oppresso per tutto il mese di dicembre. Cosi' ho passato un po' di tempo a leggere i vari simpatici post del mese della Natività e mi sono messo a pensare. Un mese interessante non vi e' alcun dubbio. Mi sono perso stimolanti "polemiche" e vari voli pindarici. Un inciso, tanto per sgombrare il campo da fraintendimenti: per me la parola "polemica" ha poco o niente di negativo; trovo invece che dalle "polemiche", certo quando non sono cieche, nasce conoscenza (altra parola che meriterebbe una "polemica" a parte).
Tornando al discorso, ho notato con piacere le dissertazioni profetiche, che apprezzo molto, proprio perche' offrono spunto a riflessioni. Adesso volevo esprimere una di queste riflessioni che si e' affacciata biricchina alla mia mente. Concordo in molto dello scritto del profeta, solo sento un po' di disagio quando l'imperativo, o comunque la forma retorica esortativa, supera di molto l'indicativo. Penso che ognuno di noi abbia passato strani momenti nella propria esistenza mortale. Non sempre ci siamo comportati come avremmo voluto. Frustrazioni e rimpianti fanno parte della vita dell'Uomo dal peccato originale in poi. Penso che ognuno vive al meglio che puo' e ognuno dovrebbe guardare ai difetti degli altri come specchio dei propri.
Non sono credente, ma il cristianesimo mi ha sempre affascinato, in particolare per un bellissimo concetto: la compassione, intesa proprio come compartecipazione del dolore (cazzo che concetto profondo).

Detto questo, naturalmente preciso che sono MOLTO lontano da fare come ho detto, ma mi rifugio codardamente nel pensiero dello stoico Seneca (che ne sapeva una piu' del diavolo).

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