Il sangue sgorgò dal naso di Andrea e fluì a terra. Due rigagnoli incontrollati dalle narici si dipartirono, seguirono il corso naturale del labbro e giunti al mento, reputarono interessante gocciolare e formare ai suoi piedi una pozzanghera. Sgomento di tutti noi! Andrea con occhi sgranati, si specchiava dentro quel rosso vivo mentre il Lunatico gli stava difronte. Fisso come un chiodo sul pavimento, mostrava il pugno che da lì a poco aveva centrato quel volto stupido e irragionevolmente poco interessante.
Eravamo in uno stanzone, al terzo piano del blocco centrale dell'università bordello e Salvatore si chiamava Turi Turi Turi. Il Profeta, mi spiegò che quando Turi Turi Turi occupava una stanza al quinto piano, dello stesso blocco, si faceva chiamare Turi Turi Turi Turi Turi; declassato e collocato due piani più giù, perse i due Turi in
coda. La paura di Turi Turi Turi è raggiungere lo scantinato, perchè in quella occasione e solo in quella occasione, sperimenterebbe l’annientamento dell’identità sociale dell’individuo, come conseguenza dell’istantanea sparizione degli ultimi tre Turi! Un pò tutti eravamo sorpresi dell’atto di forza che il Lunatico aveva voluto dimostrare, piazzando un destro storico sul naso butterato di Andrea. Mentre questo cercava di tappare l’emorragia, portandosi le mani al naso, ci avvicinammo alla pozzanghera di sangue, che si era allargata rapidamente. I nostri volti riflessi formarono un cerchio di faccie: il Profeta, il Lunatico, il Postino, il Pavone, il Losco, il Kamikaze e per ultimo Turi il ternario.
Mistica era l’atmosfera, un solenne silenzio ci avvolgeva, interrotto solo dai gemiti di Andrea. In quel momento stringemmo un patto, suggellato dal sangue di quell’agnello, sacrificato in onore della pura e semplice follia.
La voce timida di Turi il ternario, ci riportò alla realtà: come quando sogni e qualcuno apre la luce sciogliendo l’accogliente oscurità, e ti fa notare che tutto quello che avevi tracciato nel buio con la fantasia, ha la consistenza del vapore. “Ragazzi dove si va a mangiare?” disse e tutti convenimmo che era meglio andare! I dettagli del patto li avremmo stipulati forse dopo il caffè, tuttavia il Profeta decise di partire per Cuba e presto ognuno di noi, in un modo o nell’altro, per una ragione o per un’altra, l’avrebbe raggiunto!
Eravamo in uno stanzone, al terzo piano del blocco centrale dell'università bordello e Salvatore si chiamava Turi Turi Turi. Il Profeta, mi spiegò che quando Turi Turi Turi occupava una stanza al quinto piano, dello stesso blocco, si faceva chiamare Turi Turi Turi Turi Turi; declassato e collocato due piani più giù, perse i due Turi in
coda. La paura di Turi Turi Turi è raggiungere lo scantinato, perchè in quella occasione e solo in quella occasione, sperimenterebbe l’annientamento dell’identità sociale dell’individuo, come conseguenza dell’istantanea sparizione degli ultimi tre Turi! Un pò tutti eravamo sorpresi dell’atto di forza che il Lunatico aveva voluto dimostrare, piazzando un destro storico sul naso butterato di Andrea. Mentre questo cercava di tappare l’emorragia, portandosi le mani al naso, ci avvicinammo alla pozzanghera di sangue, che si era allargata rapidamente. I nostri volti riflessi formarono un cerchio di faccie: il Profeta, il Lunatico, il Postino, il Pavone, il Losco, il Kamikaze e per ultimo Turi il ternario.
Mistica era l’atmosfera, un solenne silenzio ci avvolgeva, interrotto solo dai gemiti di Andrea. In quel momento stringemmo un patto, suggellato dal sangue di quell’agnello, sacrificato in onore della pura e semplice follia.
La voce timida di Turi il ternario, ci riportò alla realtà: come quando sogni e qualcuno apre la luce sciogliendo l’accogliente oscurità, e ti fa notare che tutto quello che avevi tracciato nel buio con la fantasia, ha la consistenza del vapore. “Ragazzi dove si va a mangiare?” disse e tutti convenimmo che era meglio andare! I dettagli del patto li avremmo stipulati forse dopo il caffè, tuttavia il Profeta decise di partire per Cuba e presto ognuno di noi, in un modo o nell’altro, per una ragione o per un’altra, l’avrebbe raggiunto!
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