I feel that ice is slowly melting

"se devo essere sincera.." "No! pecche mica... puoi dire pure una bugia no cioè siamo tutt'e due gli n'si... a coppia..non lo so cioé... resta" (Massimo Troisi: Scusate il ritardo)

"Little darling, the smile returning to their faces.
Little darling, it seems like years since it's been here." (George Harrison)

mercoledì 30 gennaio 2008

Cuba Libre

Avete mai sentito parlare del naso di Gogol? Beh, al Profeta accadde un fatto insolito, direi gogoliano: perse l’uccello!

Il Profeta è di aspetto sgraziato, con la faccia da gufo rincoglionito e per giunta con indigesti occhiali a cavallo di un naso che ricorda il Gonzo dei Muppet! Per via della sua fame da lupo, decise di spendere gran parte del suo stipendio per un viaggio nella Cuba di Castro; lo scopo era fare del sano turismo sessuale! Dopo tre giorni di cuba libre e mojito, fu attirato da una donna dai facili costumi: un pezzo di fica, sembrava una strada di montagna per via delle curve e dei tornanti che si ritrovava addosso! La donna lo prese per mano e lo portò in un vicolo semibuio. Appoggiata al muro, si alzò la minigonna e palesò al nostro amico la vagina! Il Profeta, fu invitato ad entrare e così fece!

Il giorno dopo, lo sventurato si svegliò tra le lenzuole dell’albergo. Abituato all’erezione mattutina, quando non sentì il membro cercare di far breccia attraverso le mutande, si preoccupò! Infilò le mani e rovistò tra le mutande, come se dovesse cercare qualcosa di piccolo in una borsa! Accorgendosi di non avere pene, scroto e peli pubici, ma solo una superficie liscia come quella dei manichini: lanciò un urlo e svenne! Si riebbe tre ore dopo. Controllava continuamente le sue parti basse, ma ahimè c’era sempre quella lucida superficie. Allora, iniziò ad andare a ritroso con la mente, come quando si perdono le chiavi e si cerca di individuare i possibili punti temporali nei quali, molto probabilmente, lo smarrimento poteva aver luogo. L’ultima volta che il suo membro era lì dove di solito deve permanere (fino a prova contraria!), ovvero tra le gambe, fu durante l’incontro con la prostituta. Da quel momento in poi fino all’atroce realtà, il Profeta non ricordava più nulla!

Giorni e giorni dopo ritrovò la donna, la seguì e con sua sorpresa, mentre lei si imbucava in una stanza di uno squallido palazzo, lo riconobbe e lo invitò ad entrare. Il Profeta ebbe la senzazione che la donna lo stesse aspettando da molto tempo! Patricia si chiamava! Patricia, si cambiò in un baleno, riapparve con un vestitino a fiori e senza il trucco. Gli porse una sedia, gli versò in un bicchiere un pò di rum e aprì un cassetto. Il Profeta alzò lo sguardo quel pò da sbirciare dentro, avvolto in un fazzoletto di pessima fattura c’era il suo apparato di piacere.

“Eccolo!” esclamò, “…è proprio lui!”. Nel proferire quelle parole, si alzò di scatto e fece cadere per terra bicchiere e rum. Il fracasso svegliò il pene, il quale uscì dal cassetto e si mise a girare per casa. Camminava fecendo forza sui testicoli, andava avanti e indietro e parlava o meglio imprecava contro Patricia. Il Profeta sbiancò e come un pesò morto, si lasciò cadere sulla sedia.

“Tu devi portarlo via!” disse seccata la donna, “..non posso tenerlo con me! E’ sempre in tiro e incità la mia vagina a fuggire con lui! Lei mi serve, devo lavorare, non posso lasciarla andare. Tu mi capisci, vero?”. Al Profeta girava la testa, il suo pene innamorato di una vagina cubana e per giunta di basso borgo. L’instinto fu di lanciarsi sopra a quel cazzo e afferrarlo, ma il pene lesto gli sgusciò di mano e salì sul tavolo. Il Profeta spalmato per terra, vide il suo pene sgorgersi dal bordo del tavolo, poi ammosciarsi e precipitare da 40 cm di altezza, per cadere con un tonfo lì vicino.

“Afferralo!” gridò Patricia. Lesto nei movimenti il Profeta lo immobilizzò e scappò via con lui! Furono vani i tentativi di incollarlo lì, tra le gambe. Il Profeta lo teneva sempre con se per paura che scappasse, anzi lo incappiò con un laccio delle scarpe e legò l’altra estremità alla gamba di una sedia. Gli ultimi giorni a Cuba furono i più duri, il nostro amico aveva perso ogni speranza; il suo pene non faceva altro che piangere. Poi il giorno prima della partenza, chiese al suo padrone di voler ritornare con lui e così fu!

Da allora, il Profeta usa sempre una precauzione. Si è fabbricato in casa: un anello annesso ad una catenina, che si allaccia alla vita; l’anello cinge il pene, nel caso in cui provasse a fuggire di nuovo, resterebbe appeso come un salame!

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