I feel that ice is slowly melting

"se devo essere sincera.." "No! pecche mica... puoi dire pure una bugia no cioè siamo tutt'e due gli n'si... a coppia..non lo so cioé... resta" (Massimo Troisi: Scusate il ritardo)

"Little darling, the smile returning to their faces.
Little darling, it seems like years since it's been here." (George Harrison)

domenica 24 febbraio 2008

Dall'etere

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CH3-CH2-O-CH2-CH3

Il pavone cominciò a diffondersi in broadcast in tutte le reti mondiali di telecomunicazione e non, dalle rizzelle alle satellitari, ma fu nell'etere che trovò il massimo godimento. Usando AirSnort, un noto sniffer, aveva infatti scoperto che quella volatile sostanza aveva effetti simili alle canne di cicoria, ma non era tossico e non c'erano gravi conseguenze in caso di abuso. L'effetto dell'etere sul pavone gli fece aumentare la frequenza cardiaca provocandogli picchi di 12GHz e permettendogli di insinuarsi nelle comunicazioni radio più diffuse dal GSM all'UMTS passando per il WiMAX e finendo sui film porno della pay TV. Ciò gli provocò una distorsione armonica sia cognitiva che delle capacità recettive tanto da dover montare un filtro passa basso. Ma l'etere era pieno di insidie ed il buco dell'ozono sempre più vicino: i raggi ultravioletti facevano periodicamente esplodere i condensatori elettrolitici del filtro. Per risolvere il problema, una delle repliche del pavone, dopo la dieta a base di etere dietilico, si era intrufolata nel portatile del dissociato Vermilinguo ed aveva rubato un progetto nuovo e rivoluzionario: il filtro a differenziale rotto con poche spire rotte. La straordinaria invenzione era costituita da due induttori connessi in ingresso con un circuito di tipo [serie-problematiche psichiche] ed in uscita uno in [parallelo-mondo immaginario]. I due induttori si potevano facilmente ricavare da un differenziale rotto; se non ne fosse stato disponibile uno rotto se ne poteva sempre comprare uno nuovo, quindi romperlo con una calcagnata e poi utilizzarlo per ricavare gli induttori. Le repliche del pavone ormai avevano occupato un range di frequenze che spaziava tra 10e(-10)Hz a 12GHz. Tutte le comunicazioni mondiali erano sotto il suo controllo: dai segnali di fumo ai piccioni viaggiatori. Il losco, che era un amico fedele, ed il suo CRAY XT4 stavano giornate intere ad analizzare le intercettazioni al fine di prevedere le mosse degli avversari. Il losco una notte aveva pure intercettato una comunicazione amorosa fra Turi Turi Turi e Canà XXI, i due amanti avrebbero dovuto incontrarsi su un albero di sorbo; Turi nel corteggiare la tortora recitò Dante: ``ed è ragion, ché tra li lazzi sorbi si disconvien fruttare al dolce fico''. Il pavone decise di graziare quel traditore di Canà XXI solo per compiacere i desideri sessuali dell'amico Turi, che tutto sommato avrebbe potuto imparare anche il verso della tortora. Le intercettazioni non avevano portato a niente nonostante l'impegno totale del losco. Sia Vermilinguo che il kamikaze, che era stato il suo primo discepolo, utilizzavano tecniche di criptazione potentissime e soprattutto sconosciute all'uomo: qualunque fosse la lingua in cui parlassero o scrivessero non si capiva un cazzo; verba volant et scripta pure, le parole sembravano venire fuori paro paro dal traduttore di google. Tutto sembrava perso, quando il pavone, sotto l'effetto dei fumi dell'etere dietilico, percepì un debole quanto insolito segnale radio a bassa frequenza. Chi non si aspetta l'inaspettato non troverà mai la verità! Sintonizzo le sue onde sulla strana portante e la cavalcò fino a valle sobbalzando sulle sue forme sinuose: c'era Pinocchio. Il pavone capì subito l'importanza della sua scoperta! Pinocchio era un burattino wireless! Il pavone usò il suo biprocessore Xeon a 5.2GHz per pensare: ``se a valle c'è Pinocchio con un differenziale rotto con poche spire rotte, allora a monte ci deve essere il supremo puparo con un identico differenziale rotto con poche spire rotte! Basta seguire il segnale ed arriverò direttamente dal puparo senza rischiare di restare appiccicato ed intrappolato nella tela del ragno!''. Il puparo si era affidato a Rosso Malpelo affinche configurasse i parametri del sistema WiFi (WirelessFIDELity) del radiocomando di Pinocchio. Rosso Malpelo, noto anche come sautino, aveva intuito che il puparo di sistemi wireless non ne capiva nulla e fottendosene aveva lasciato le impostazioni di default. Il pavone lanciò AirSnort e cominciò a sniffare nell'etere: non passarono 30 secondi e fu bucato il WEP. Il ping della morte del losco avrebbe potuto facilmente infilarsi nella falla di sicurezza, facendo breccia in quello che per il sautino era un muro insormontabile. Era sufficiente un solo segno del pavone: il losco era il suo miglior BOFH ed al suo segnale avrebbe scatenato l'inferno.

domenica 17 febbraio 2008

La varata della tortora

Era ancora in convalescenza il pavone. Assieme a Long John Silver passavano le giornate giocando a battaglia navale. L'orologio segnava le 15:45. Long John Silver gridò B34 ed il losco, che era andato a far visita al pavone disse: ``Colpito e affondato, questo ne capisce!''. Per la rabbia il pavone chiuse con forza la mano del postino facendo scoppiare 40 e dei 18221 punti di sutura. L'infermiera accorse immediatamente a riparare la mano, il losco le porse il guanto di turi turi turi, che era turi turi turi, dicendo: ``gli infili questo gli terrà la mano calda''. Così fece l'infermiera. Long John Silver stava ingurgitando un Long John senza ghiaccio quando un'ombra entrò dall'uscio tagliando a metà il pavone. L'odore era terrificante; il pavone intuì subito la gravita dell'accaduto. Disse al losco: ``Fai entrare lo straniero!''. Era Santiago il vecchio e scarno mozzo del suo gozzo, che puzzava di Marlin putrefatto. ``Dov'è Manolo'' chiese il pavone. ``E' passato con i nemici quel vigliacco'', rispose Santiago, ``prima di scappare mi ha detto di consegnarle questa lettera sigillata con grasso di pesce palla``. Il pavone afferrò la lettera con l'avida mano del postino: era la dichiarazione di guerra del cane del supremo. Long John Silver intanto aveva cominciato a russare rompendo il silenzio tombale che era calato nella stanza. Il pavone non capiva; il gozzo, capitanato da manolo, forse aveva attaccato i sette nani ma il pappagallo era ancora tra le sue gambe e lui non aveva mai dato ordine di attaccare il supremo ne aveva violato i patti. Colto dalla rabbia tirò fuori il pappagallo, lo afferrò per il manico e disse: ''Canà``, così si chiamava il pappagallo, ''mira Canà, mira le terre ed i mari, poi torna e riferisci ciò che hai visto''. A questo punto lo lanciò dalla finestra. La fine fu la stessa che fecero le colombe quando Noé le lanciò nel bel mezzo del mare. Il pappagallo si schiantò al suolo ma non prima di avere rovesciato tutto il suo contenuto. Il pavone chiamò l'infermiera per ben 19 volte facendosi portare un nuovo pappagallo ma tutti, dopo essere stati riempiti di carburante e lanciati dalla finestra, fecero la stessa fine: si schiantarono al suolo. L'infermiera alla ventesima volta scese al negozio di animali di fianco l'ospedale e scambiò quel pò che era rimasto degli organi del postino con una vecchia tortora grigia. Al negozio di animali avrebbero usato i rimasugli del postino per nutrire le tertarughe marine di contrabbando. Il pavone ricevuta la tortora la battezzo con la saliva di Santiago, chiamandola ``Canà XXI'' e gridò di nuovo: ''mira Canà XXI, mira le terre ed i mari, poi torna e riferisci ciò che hai visto''. Canà XXI schizzò veloce confondendosi presto tra le ombrose nubi. Della tortora non si seppe più nulla. Il pavone si girò di scatto, il suo sguardo raggiunse il losco districandosi tra il fetore di Santiago e l'alito di Long John Silver: ``Devo andare!'' disse, ``Ma sei ancora in convalescenza!'' rispose il losco. ``Devo andare! Quando una cosa si deve fare, si deve fare!''. Un ticchettio innervante improvvisamente attraversò la corsia, quella spia maledetta del Bianconiglio correndo passo davanti la porta con un grosso orologio a cucù in mano e gridando è tardi, è tardi mancano solo due minuti, solo due minuti. Il pavone grido: ``John segui il piano, losco dammi il tempo e non dimenticare le discontinuità spazio temporali'', e si lanciò all'inseguimento della spia. Il losco disse: ``Ma se il Bianconiglio percorre ogni secondo la metà della strada che lo separa dalla porta, quando la raggiungerà?''. Dopo 5 secondi il Bianconiglio fu a 10 centimetri dalla porta, girò a destra, vide una presa di rete e vi si infilò dentro, il pavone facendo uso di tutte le sue contorsionistiche risorse si infilò anch'egli nella fessura ed un sibilo risuonò 16 volte:``ritorneroooooooooo''. Il pavone era finito dentro un HUB a 16 porte venendone replicato altrettante. Il losco, che di reti non ne capiva nulla, grido: ``Miracolo! Miracolo! Il pavone ha il dono dell' ubiquità come padre pio! Ha il dono dell'ubiquità! Miracolo!''. Santiago gli sferrò un calcio nelle palle sia per farlo stare zitto che per non fargli fare più danno: il losco si assopì a terra con gli occhi sgranati e la lingua viola: li resto fino a quando un infermiera in menopausa decise di ricoverarlo in microchirurgia intensiva per eliminare il problema alla radice. La mossa del pavone era stata geniale, l'inseguimento del Bianconiglio era solo un diversivo; il pavone si era prima fatto replicare 16 volte dall'HUB, da li aveva raggiunto 4 access point facendosi replicare anche nell'etere, diventando quindi un segnale a radio frequenza. In questo modo era riuscito ad infiltrarsi in tutte le dorsali di telecomunicazione mondiali, dalle quali avrebbe raggiunto in pochi secondi i quartier generale sia del kamikaze che del supremo con l'intento di prenderne il controllo e di usare la loro stessa tecnologia per distruggerli. Non era ancora finita!!!!

La battaglia navale (Referaggio a sei mani)

Sembrava inutile chiedere permesso, perché la porta era spalancata; tuttavia il Losco esitava a far scattare in avanti il piede e ad attraversare la soglia. Stava fisso a rimuginare la corretta parola d'ordine; nella sua mente riprovava e riprovava, ma vani risultavano i tentativi.

Per la disperazione sussurrò persino “apriti sesamo...”, giorni dopo fu raggiunto da un avviso di garanzia, che lo costringeva a presentarsi davanti l'alta corte e rispondere del reato di plagio. Ad accusarlo era Alì Babà in persona.

Comunque, alla fine il Losco decise di prendere una via di mezzo tra 'permesso' e 'posso entrare'; disse: “posso?” ed ebbe come risposta “B18”.

“Acqua” pensò il Losco ed entrò!

Sulla scrivania stava adagiato il corpo di un articolo, ogni pagina era meticolosamente deposta su un'altra della sua specie; l'insieme dei fogli, formava 'l'occasione per annientare la concorrenza'.

Il Losco prese posto e gli fu consegnata la sua copia dell'articolo.

“Bisogna referarlo! Mi raccomando, necessita di una lettura attenta e obbiettiva!” disse il capoccia, il Losco annuì. Dall'altro lato della scrivania, difronte al capoccia, sedevano ottanta chili e passa di ricercatore. Aveva lunghi capelli, unti da un pregiatissimo grasso di balena, raccolti con un nastrino, dietro il capo. La mandibola si presentava squadrata e sporgente; una simile era stata ritrovata nell'Antartide, saldamente ancorata al teschio di un australopiteco.

La porta era rimasta spalancata, nel corridoio i sette nani scappavano, ordinatamente in fila, da un ingrifatissimo Turi Turi Turi; il quale inseguiva i piccoletti zoppicando. Il motivo era la sua caviglia, aveva deciso di piegarsi a novanta gradi dal lato sbagliato. Il Losco, vide solo una parte della scena, quella incorniciata dal telaio della porta: per sette volte un nano diverso, e dieci secondi dopo Turi il ternario, claudicante.

Una rasoiata del ricercatore, richiamò la sua attenzione. “La tua superficialità sta alla tua mancanza di esperienza, come il cacio sta sui maccheroni!”. Il Losco, rifletté qualche secondo e poi rispose con un timido 'si'.

“Bene, dichiaro chiusa la diatriba. Dedichiamoci all'articolo!” sentenziò il capoccia. Si riferiva al duello di qualche giorno fa, tra il Losco e il ricercatore; un duello senza spade e senza: 'fate dieci passi, voltatevi e poi sparate', ma prettamente verbale e per corrispondenza!

L'articolo fu circondato dalle considerazione dei due, intendo la torpediniera del capoccia e la fregata del ricercatore. Il Losco si avvicinò con un vecchio vascello, preso a nolo da Simbad il marinaio.

“A23” disse il capoccia, e un siluro partì dritto verso l'introduzione dell'articolo. “Colpito e affondato!” proferì il ricercatore.

“H165” disse il ricercatore, e fece fuoco con tutti i suoi cannoni contro la bibliografia, sapientemente aggiunse: “...non ci hanno citato!”. La poppa dell'articolo ebbe danni seri, ma ancora riusciva a galleggiare. Toccava al Losco, “L78” e una bordata, partì verso il cacciatorpediniere del capoccia, questi snello per natura, evitò il colpo: “acqua” rispose.

“Non ti devi far ingannare dal nome dell'autore, anche se è un nome importante!” giustificò il capoccia!

“J16” e “Y54” dissero all'unisono il capoccia e il ricercatore. Una inaudita potenza di fuoco, colpì in pieno il caso di studio presentato nell'articolo, il quale traballò e incominciò a piegarsi da un lato. Stava per affondare lentamente. Grazie ad una zaffata di vento, le vele del vascello si gonfiarono e il Losco diresse il suo legno nei pressi dell'articolo. Il suo proposito era salvare il salvabile.

“La metodologia mi sembra ben descritta!” disse il Losco.

“D29”, il ricercatore aveva sparato contro il vascello del Losco: “...è semplice, priva di formalismo!”. L'albero maestro venne colpito e disintegrato. Approfittando della momentanea difficoltà del Losco, il capoccia sferrò l'attacco finale: “...l'articolo è stato già pubblicato altrove...W07” e un siluro a testata nucleare colpì la prua dell'articolo, affondandolo.

“Bene, la riunione è chiusa” proclamò il capoccia.

Sembrava inutile chiedere permesso, perché la porta era spalancata e il Losco doveva uscire dalla stanza e non entrarci. Non disse niente, si alzò dalla sedia e silenziosamente varcò la soglia.


lunedì 4 febbraio 2008

Il progresso umano

Riflettevo sulla ricerca scientifica e pubblicazioni varie. Vi siete mai interrogati su chi sia stato, nella storia, il piu' grande studioso accademico, in tutti i campi della conoscenza? Chi fu a dare maggior impulso al progresso umanistico e scientifico, con i propri sforzi.
Potrebbe venire in mente il grande Einstein, forse lo scienziato piu' conosciuto e popolare nell'immaginario collettivo (chi non ricorda la sua simpaticissima foto con linguaccia?). Certo fu una delle piu' grandi menti e diede un impulso enorme al pensiero contemporaneo. Pero' dal punto di vista meramente accademico, forse fu un po' pigro, considerate le metriche di oggi. Riemmann fu grande matematico, dalla volonta' ferrea quando si trattava di risolvere enigmi per altri insolubili. Ma anche lui troppo prudente nel pubblicare i propri lavori (pare addirittura che fosse riuscito a dimostrare la sua famosa ipotesi sui numeri primi, ma insoddisfatto dell'eleganza della dimostrazione non la pubblico' mai). Sabin salvo' vite umane con i suoi splendidi lavori, ma non direi che fosse un accademico vero e proprio. Fino all'oggi: Hawking, Rita Levi Montalcini, Dulbecco, Rubbia, Turi Turi Turi, solo per limitarsi ai campi della fisica e della biologia.
Guardavo riviste scientifiche, congressi, simposi, mangiate tra amici "scienziatuni", sedute di tressette tra menti avide di sapere, ma rimanevo sempre piu' confuso.
All'apice del mal di testa, capi'. Un nome si ripeteva sempre piu' spesso, con una regolarita' che alle quattro di notte avrei definito allarmante. Chi era mai costui, i cui studi spaziavano dalla biologia molecolare alla fisica dei quanti, dall' epistemologia alla filologia romanza? Sicuramente uno studioso dallo spirito indefesso, sempre pronto all'abnegazione per il sapere dell'umanita', un enciclopedico di altri tempi, una mente libera e brillante.
Ma, forse, ancor di piu' mi sbalordi' la sua profonda umilta' e spirito di condivisione. Sempre pronto a collaborare con il ricercatore di turno, oltretutto mettendosi immancabilmente come seconda firma. Tutto per la diffusione della conoscenza.
Se non mi credete guardate anche voi nella letteratura scientifica: in ogni periodo temporale, in ogni branca degli studi potrete vedere un articolo a firma: " et Al". Si, lettori di questa follia in caratteri, e' a Lui che mi riferisco: il dottissimo e reverendissimo Al.
A Lui dobbiamo il progresso del genere umano.

Ed è subito pilu...

Ognuno sta solo sull'uscio del bordello,
trafitto dall'odore di gnocca,
ed è subito Pilu.

sabato 2 febbraio 2008

La dichiarazione di guerra del cane

Oggi mi va di narrare della dichiarazione di guerra e di Grima Vermilinguo, il cane da cui Tolkien ha tratto nome ed ispirazione per uno dei personaggi de ``Il Signore degli Anelli''; si, mi va anche di citare frasi celebri di film.

Era una calda estate di molti anni fa. Il supremo, a quel tempo viveva solitario, nella sua villa imperiale, che si ergeva sopra una cubana distesa. Non avevano ancora inventato i condizionatori. Il caldo era afoso, il suo corpo trasudava implacabile secrezioni sudorifere. Al fine di asciugarsi decise di adottare un fedele cane slinguazzante che slinguazzando instancabile avrebbe asciugato le supreme secrezioni inumidendo al contempo la sua bocca intorpidita.

Per la scelta del fido animale fu indetto un concorso ad eliminatorie.

Il bando imponeva pressappoco così:

``
Io supremo in virtù dei poteri conferitimi da me stesso solo medesimo,

VISTO il regolamento per l'assegnazione di posti a tempo indeterminato, approvato dal consiglio di amministrazione composto da me stesso solo medesimo in data 15 aprile 1829 e modificato dal senato amministrativo composto da me stesso solo medesimo nella seduta del 30 giugno 1874;

VISTE le note presentate dai direttori dei dipartimenti che sono tutti me stesso solo medesimo;

DECRETO:


che sia istituito un posto di High FIDELity DOG (HiFiDog).

Le domande di partecipazione dovranno essere redatte in carta da bollo ed indirizzate al supremo stesso solo medesimo. Saranno ammessi al concorso colore che:

  • privi di qualsiasi decente dote per emergere, si sono rifugiati nella disciplina di vita della leccata, facendo della slinguata un'arte;
  • sono viscidi e servizievoli con i superiori;
  • dispensano la slinguata così frequentemente da averne acquisito padronanza assoluta;
  • sperimentano tale sopraffina tecnica come sviluppata, imposta ed integrata nel proprio sistema sociale;
  • per piacere agli altri, per far carriera ecc.. evitano assolutamente di essere sinceri;
  • si sottraggono dal dire ciò che pensano o meglio ancora sono privi della capacità di pensare e di tutte le altre possibili e/o immaginabili capacità;
  • adulano, incensano, ossequiano, lodano, lusingano senza il minimo inquietante riguardo o pudore nel ridurre la propria dimensione morale e/o la propria misera e povera dignità personale;
  • ritengono normale baciar deretani a ripetizione, pur di raggiungere un traguardo, povero e misero in termini assoluti, da decantare alla mogliettina insipida o da sventolare in faccia al collega della stanza accanto;
  • padroneggiano una tecnica di allisciamento di colui che ti può servire e/o favorire, che non sia solo una talentuosa forma spontanea, bensì anche un metodo scientifico e calcolato che esalti e massimizzi il funzionale dell'ipocrisia ed del servilismo.

La competizione prevede due categorie:

  1. la "leccata lungimirante", slingua oggi ed incassa domani;
  2. la "slinguata erga omnes", sbava su chiunque, lasciando una scia di fetida saliva in ogni dove.

I partecipanti potranno iscriversi ad una sola delle due categorie in base alle proprie incapacità personali.

La selezione sarà espletata come segue:

Le coppie di sfidanti dovranno slinguazzarsi a vicenda per un periodo di otto ore al cubo sotto la supervione del supremo giudice. Alla fine di ogni confronto, previa votazione del supremo e conseguente dichiarazione dei vincitori, si apriranno le eliminatorie di livello successivo fino ad ottenere un solo HiFiDog vincitore.
''

Dopo una dura lotta senza il minimo riguardo per le principali regole sociali, morali e di rispetto umano e/o canino, si erse a vincitore del concorso un cane iscritto alla categoria della "slinguata erga omnes": Grima Vermilinguo.

Vermilinguo è di tipo molossoide. Visto di fronte appare basso sugli arti; largo, con anteriore fornito di zampe corte ma possenti e lievemente angolate verso l'esterno. Il posteriore appare più stretto, con zampe più lunghe e meno spesse, che fanno assumere a Vermilinguo una caratteristica linea detta a "dorso di carpa" o, visto dall'alto, una forma "a pera".
La testa appare molto larga, tipicamente brachicefala e con muso molto molto corto. La parte inferiore della punta della mandibola crea una linea retta combaciando con la punta del tartufo e con l'estremità della fronte; la canna nasale cortissima, permette a Vermilinguo di respirare agevolmente e senza penosi rantoli anche mentre slinguazza. In realtà, soprattutto se il clima è caldo o se Vermilinguo è affannato a seguito dell'affannoso slinguazzamento, è facile sentirlo emettere dei rumori di respirazione dovuti al fatto che, avendo un muso molto corto, la parte finale del palato vibra sonoramente.
L'aspetto di Vermilinguo è abbacchiato, le orecchie sono perennemente calate ed hanno una forma detta "a rosa rinsecchita". La sua coda è "a manico di pompa", molto corta e lievemente attorcigliata.
Nonostante la massa, Vermilinguo, in termini di slinguazzamento, è incredibilmente atletico : non sarà mai un bracco, ma stupisce con scatti repentini, salti inimmaginabili e leccate da paura.

Il suo carattere è quanto di più bavoso esiste tra le razze canine: Vermilinguo è dolce e sensibile ed ha un tempo di reazione infinito alle provocazioni degli altri cani. Nonostante ciò non bisogna dimenticare che è un cane dall'incredibile forza fisica che se gravemente provocato può reagire recando gravissimi danni all'avversario che potrebbe uscire dalla lotta ricoperto di una densa secrezione gialligna; per tale motivo, è buona abitudine controllarlo mentre si confronta, anche se con se stesso. A volte è un po' testardo ed indolente, ciò è dovuto alla sua estrema cocciutaggine che può risultare frustrante per un padrone poco avvezzo alla razza, che continuamente è costretto a richiamarlo ed addomesticarlo facendogli inserire tutte e quattro le zampette in una minuscola scarpetta da notte color fango di bue. Non bisogna però farsi confondere dalle sue tozze dimensioni e dalla flemma da bradipo che lo contraddistingue; Vermilinguo anche senza nessun addestramento è in grado di riconoscere perfettamente le situazioni di pericolo e se qualcuno dovesse minimamente minacciare il suo ruolo di ``Primus slinguazzanti'', egli interverrebbe implacabile salivando come un lama glama. Tuttavia è un cane placido e poco vivace tanto che è meglio tenerlo a casa a poltrire sul divano.

Vermilinguo purtroppo è affetto da problemi che derivano dalla lunga selezione, improntata all'esasperazione dei caratteri fisici e psichici (ipertipia iperattiva), cui negli hanni è stato sottoposto.
Con alcune sedute psicologiche si sta lavorando per cercare di ridurre a livelli accettabili le principali patologie di dissociazione ed i complessi di inferiorità che lo affliggono pesantemente e lo portano a poco appropriate, subdole, ridicole e del tutto impotenti manifestazioni della potenza che non possiede.

Il puparo è solito nutrirlo con mangimi di tipo grasso e duro, che perfettamente si bilanciano con le esigenze nutrizionali di Vermilinguo, non danneggiandone l'esuberante salivazione.

Prima di continuare a leggere, la storia è lunga, andate a prendermi un caffè perché ultimamente sono troppo calmo, non mi riconosco più e conseguentemente soffro di crisi di identità! Inserite i soldi nella fessura della macchinetta amante di Turi Turi Turi e selezionate: ``... due palle... e lungo...''. Per voi prendete una camomilla, evitando così di minacciare di prendere a schiaffi un povero buffone innocente (cioè io) a causa di qualche vostro improvviso scatto isterico parzialmente, immotivatamente ed infattamente oltre che quantunquamente giustificato. ``..non è tanto quello che sono ma ciò che faccio, che mi qualifica'' (Batman begins) e poi ricordatevi sempre che essendo io un profeta sono ``in missione per conto di Dio'' (Blues brothers) e per questo penso fermamente che ``la cosa più triste nella vita è il talento sprecato'' (Bronx): ``Sbalordito rimase il Diavolo, quando comprese quanto osceno fosse il bene... e vide la virtù nello splendore delle sue forme sinuose" (Il Corvo). ''Un fiore che spera marcisce nella terra, un fiore che agisce sboccia, stupisce e solo poi appassisce`` (Questa è mia, ma non credo sarà mai la battuta di un film).

Tornando alla storia, Vermilinguo era un Legatus ed era appunto legato al medio, all'indice ed al pollice della mano destra del puparo. Aveva sempre dimostrato di essere un HiFiDog DOC (Di Origine Controllata e non solo quella) e per questo il puparo lo aveva eletto a pupo ambasciatore. Il compito era arduo, Vermilinguo doveva consegnare la dichiarazione di guerra agli ambasciatori del kamikaze e del pavone. Ma sarebbe stato in grado di portare a termine l'arduo compito?

Innanzi tutto bisognava scriverla questa benedetta o maledetta dichiarazione. La stesura del documento fu affidata ad Ikeya Seki che dopo un intero fine settimana di rabbioso e riempitivo lavoro (tutto sommato non aveva nient'altro da fare), compose quanto segue:

``
Sigg. ambasciatori del kamikaze e del pavone,

avendo il kamikaze ed il pavone violato in modo evidente tutte le norme di neutralità a favore dei nemici del supremo ed essendosi resi colpevoli di gravi provocazioni nei confronti dello stesso supremo tentando di farlo fuori dagli atti mondiali di commercio militare, si notifica quanto segue:

Il 5 Settembre 1889, il pavone ha dichiarato pubblicamente di aver ordinato alla sua Marina Militare (un gozzo di 4 metri e settanta) e alle sue Forze Armate Aeree (un pappagallo di plastica) di sparare a vista su ogni nave suprema. Durante il suo discorso del 15 settembre 1889, il kamikaze ha espressamente affermato l'ordine di utilizzo dell'uranio impoverito contro le truppe del supremo. In conseguenza di ciò, a partire dai primi giorni dello scorso Settembre, la Marina pavonica ha sistematicamente attaccato le forze navali supreme capitanate dai sette nani. Inoltre i cacciatorpediniere kamikazici Greer, Kearney e Reuben James, ed il sottomarino nucleare Nautilus hanno aperto il fuoco contro la balena di pinocchio.

Sebbene il supremo abbia meticolosamente rispettato le norme stabilite dalle leggi internazionali nelle proprie relazioni con il pavone ed il kamikaze, questi dopo aver per primi violato il principio di neutralità, hanno successivamente compiuto atti di guerra contro i supremi territori. Il Governo kamikazico e pavonico ha in tal modo virtualmente, usando XEN, creato uno stato di guerra.

Il Governo supremo ha conseguentemente deciso di interrompere ogni relazione diplomatica e dichiara che date le attuali circostanze, a partire da oggi, il supremo si considera in stato di guerra con il pavone ed il kamikaze.

Vogliate accettare, Sigg. ambasciatori, le espressioni della mia più alta considerazione,

Firmato
Grima Vermilinguo
''

Finito il lavoro, la sera stessa, Ikeya-seki lesse il testo della dichiarazione di guerra, erano le 18:00:00 e disse: ``Vermilinguo dovresti firmarla entro le 18:02:00 affinché sia legalmente valida''

Vermilinguo cominciando a sudare di secrezione propria e con fare impotente esclamò: ``Me non so nothing" (Il nome della rosa). " Io non firmo niente..........perché non so scrivere. Sono un cane!''.

Il supremo: ``Ti ho fatto fare il dottorato ed una master di primo livello! Fai almeno una X! Porca pupazza!''.

Vermilinguo con la canina bocca sudata ed insalivata e con fare sottomesso farfugliò: ``Durante i tre anni del corso di dottorato mi hanno insegnato a fare il punto, la virgola e l'underscore. Al master di primo livello ho imparato a fare lo slash. Prima di fare la X devo fare un master di secondo livello dove mi insegneranno a fare il ''back slash``; poi un master di terzo livello per imparare a sovrapporre ''slash`` e ''back slash``, nel loro punto medio, ed ottenere quindi una X. Finiti questi master posso iscrivermi anche al master di quarto livello per imparare a fare la chiocciolina che si mangia il cavoletto di Bruxelles che cresce nel giardino del mio vicino?''. Erano le 18:00:58.

Il puparo sorvolò sulle idiozzie di Vermilinguo: rischiava di restare intrappolato nella sua stessa ragnatela. Per far fare una X a Vermilinguo erano necessari altri due master, come minimo due anni ma solo come minimo. Il tempo è denaro ed esiste in quanto passa e purtroppo passa. Aveva tutto questo tempo o solo i due misericordiosi minuti che stavano passando? Il ticchettio dell'orologio rimbombava nella stanza facendo pulsare le tempie.

Era la fine; ricordando il film Figth club il supremo fu colto da paura e pensò fra se e se: ``Ciò che possediamo alla fine ci possiede!''.

Poi il miracolo! All'improvviso il sole busso sul vetro dell'acquario ed entrò; la luce, accecandolo, illumino il supremo che esclamò: ``Possiamo mettere delle tendine sui vetri per impedire al sole di illuminare la stanza con i suoi raggi accecanti!''. Vermilinguo rispose: ``Delle tendine! Buona idea! Non ci avevo pensato!''. Erano le 18:01:51. Il supremo rinvigorito dalla slinguazzata di Vermilinguo contorse abilmente le dita, intrecciandole in un lesto movimento carpiato triplo! Magicamente la mano di Vermilinguo, guidata dai fili del puparo, impugnò un pennino, lo intinse del sangue scuro delle sue vene e tracciò sulla dichiarazione di guerra una X degna di un amanuense (dal latino ``servus a manu''). Erano le 18:01:58, il puparo era riuscito nell'impresa per soli due secondi.

La dichiarazione era firmata! Il supremo aracnide piegò di scatto le mani, attorcigliando le dita tremolanti ed intrecciando i fili per l'eccitazione; gridò: ``Lance saranno scosse.. scudi saranno frantumati.. un giorno di spade! Un giorno rosso, prima che sorga il sole! Cavalcate ora! Cavalcate ora! Cavalcate per la rovina, e la fine del mondo! Morte! Morte! Morte! Avanti! Morte!'' (Il signore degli anelli).
Rivolgendosi a Vermilinguo, col ventriloquo fare che lo contraddistingue, esclamò imboccando un cubano: ``Tu Vermilinguo ora consegnerai la dichiarazione di guerra e sotto i miei fili guiderai i pupi alla vittoria''.