I feel that ice is slowly melting

"se devo essere sincera.." "No! pecche mica... puoi dire pure una bugia no cioè siamo tutt'e due gli n'si... a coppia..non lo so cioé... resta" (Massimo Troisi: Scusate il ritardo)

"Little darling, the smile returning to their faces.
Little darling, it seems like years since it's been here." (George Harrison)

lunedì 17 dicembre 2007

Il 23-esimo parallelo (Come complicare le cose semplici )

Ricapitoliamo: se qualcuno ti assegna un compito e subito dopo, a tua insaputa, assegna lo stesso ad un altro; io dico che tu e quell'altro, irrimediabilmente ,vi ritroverete sul 23-esimo parallelo, ossia nel mezzo di un casino e il Pavone entra nel computer del Kamikaze!

Andiamo per ordine...aspettate non c'è un ordine in un casino! O meglio, in quello che voi chiamate casino, qualcun'altro può vederci un ordine. Tutto dipende dai punti di vista ovviamente, è questione di prospettiva. Ma andate a dirglielo al Lunatico o al Losco o ad entrambi, vi azzannerebbero una mano o vi caverebbero gli occhi.

Quando il padrone...piccola precisazione: la mia educazione culturale mi induce a chiamare chiunque sia all'apice di una pseudo gerarchia: il padrone. Per questo motivo, il Profeta mi definisce con disprezzo: un comunista con i soldi degli altri; quando un giorno gli chiesi cosa significasse “con i soldi degli altri”, lui mi rispose: “...non lo so! Ma sei comunque un comunista con i soldi degli altri”.

Dicevo, quando il padrone chiese al Losco che doveva stampare un poster, lui reputò la faccenda semplice da farsi, mica doveva ricopiare a mano un antico manoscritto! il giorno dopo doveva recarsi al quarto piano di quel Bordello-Università, parlare col burocrate di turno e far sputare al plotter il poster. Semplice no!

Quella sera, la stessa commissione fu assegnata al Lunatico, anche lui non vide calcolo complicato o montagne da scalare: era solo una semplice stampa. Fai click qui, dai l'ok lì ed è fatto!

Arrivò finalmente il giorno dopo! Il Postino teneva per le mani un pacco bomba datogli dal Kamikaze, lo doveva consegnare alle tredici e trenta esatte, all'angolo tra la Rambla e la Giungla.

Il Profeta predisse la sua dipartita: “...arriverà in ritardo e il pacco gli esploderà in faccia!”. Il Postino si grattò a lungo, poi inforcò la bicicletta e cappello in testa si avviò in der posto!

Era una normale giornata di routine al settimo piano di quel Bordello-Università, fino a quando non arrivarono in perfetta sincronia il Lunatico e il Losco. Si chiusero nelle rispettive stanze e accesero i loro personal computer, nessuna email da parte del padrone. Passarono due ore, il Lunatico andava avanti e in dietro nella sua stanza, macinando chilometri e chilometri. Invece il Losco fumava in continuazione e di tanto in tanto controllava la sua casella postale elettronica. Nulla!

I due uscirono in perfetta sincronia dalle stanze e si incontrarono al centro del corridoio. L'uno non sapeva cosa tormentasse l'altro, e vi dirò di più: non sospettavano minimamente che entrambi fossero alle prese con la stessa rogna.

Parlò il Lunatico per prima: “...non è possibile perdere una giornata così!” si mantenne sul vago. Lo stesso fece il Losco: “..infatti!” aggiunse alla frase dell'amico e collega.

Si stavano avvicinando al 23-esimo parallelo, quando il Lunatico perse la pazienza e gridò : “...chi se ne frega io me ne ritorno a casa!” ed ebbe la piena approvazione del Losco, il quale aggiunse: “..che se lo stampasse da solo il poster..anch'io vado a casa!”

Ecco, avevano raggiunto il fatidico 23-esimo parallelo e il casino scoppiò al settimo piano di quel Bordello-Università.

I due si guardarono negli occhi, avevano scoperto una stortura nella logica umana: per quale motivo recondito, un compito sì banale era stato replicato. La ridondanza è prevista solo se è necessario abbassare la probabilità di certezza che un evento non si verifichi. Detto in parole povere: in un punto dell'universo, due sottoposti stavano per eseguire la stessa azione, con le stesse modalità. Ma il genere umano è vario e le condizioni iniziali influenzano di parecchio l'esito di un fatto, aggiungete l'imprevisto e avrete la ricetta per far incazzare i due tizi!

E si incazzarono! Il Lunatico aveva le vene del collo gonfie per quanto inveì sul padrone, mentre il Losco, un tipo apparentemente calmo, disse: “..vattene che ci penso io!”.

Ed ecco che si palesa la priorità dei processi! Il Lunatico varcò il cancello del Bordello-Università cacciando fumo dal naso. Il Losco fu contattato dal padrone, il quale gli disse che doveva fare quello che la sera prima gli aveva detto di fare, ne più ne meno: ancora inutile ridondanza. Aggiunse che quel poster doveva stamparlo il Lunatico, ma non potendo contare sulla serietà di questo, visto che inspiegabilmente se ne era andato, dava al Losco un grado di priorità in più rispetto al Lunatico per farlo procedere. Insomma toccava a lui fare quello che doveva fare sin dall'inizio e che il padrone desiderava lo facesse anche il Lunatico: errore nella gestione dei processi, una politica assurda per manovrare le risorse o semplicemente follia? Giudicate voi!

Sta di fatto che il Losco stampò il poster, lo arrotolò e lo consegnò a Turi Turi Turi, tirato in ballo dal padrone per sostituire il Lunatico nella seconda fase del compito, che per brevità chiameremo: la consegna del poster. Fase che era sconosciuta al Losco o meglio esulava da quegli che erano gli accordi presi la sera prima. Informazione in più che il Lunatico possedeva e credeva a questo punto, possedesse anche il Losco, ma non era così.

Il sistema della ripartizione dei compiti aveva una falla, un bug e il Pavone se ne accorse, agì subito con la tecnica dell'overflow e si infilò nel computer del Kamikaze. Come fece? Semplice: con uno shell code, costruito artigianalmente! Contattò il sistema di ripartizione dei compiti, scivolò bit dopo bit sullo stack a colpi di nop, sovrascrisse l'indirizzo di ritorno di una subroutine con quello dello shell code e il gioco era fatto! Aprì una porta e si infilò dentro il pc del collega. Ma voi non tentate di farlo, il Pavone ha il fisico adatto per questo tipo di ginnastica.

Ritorniamo a Turi il ternario, questi accettò con piacere quel tubo di carta e si catapultò in bagno con un sorriso perverso sulle labbra.

Erano le tredici, ventinove minuti e cinquantanove secondi: un solo tac dell'orologio e da lontano si udì un'esplosione. Forse il Profeta questa volta, ci aveva azzeccato!


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