Vi siete mai chiesti di che cosa ha paura l'istinto? Che cosa impaurisce questa innata capacità di vivere? La paura dell'istinto è una delle cose più brutte che è successa al genere umano; si è arrivati a confondere l'istinto e la paura o meglio, forse si è abbandonato l'istinto per accogliere la paura. Dimenticavo, queste mie astruse riflessioni non nascono perché la mattina metto a terra il piede sbagliato; vi assicuro che sono tutte dovute a fatti o episodi che mi hanno fortemente impressionato. L'episodio di queste riflessioni è stato causato dalla mia nuova amica Camomilla, che mi ha intensamente intenerito mentre sbiancava come se avesse visto il fantasma dell'opera. Mentre le ho sfiorato il braccio, per paura che cadesse da tre scalini, mi sono accorto che era diventata di legno: era forse una pinocchietta! Anche lei era una burattina del supremo? O forse aveva veramente visto il fantasma del lunatico, il quale è venuto a mancare da poco? Probabilmente la seconda visto che c'era luna piena! Effettivamente il luogo, se fosse stato al buio, si sarebbe anche prestato bene a manifestazioni ectoplasmiche ma c'erano le lampadine accese, i tavoli ornati con piatti, forchette, fiori e vino: un posto veramente romantico dove non credo il fantasma del lunatico si sarebbe trovato a suo agio. Dopo essere sbiancata Camomilla si è dileguata nell'oscurità, quasi a volerlo trovare lei il fantasma. Alla fine penso che non l'abbia trovato ma in compenso ha fatto amicizia con un mastino di 80 chili: meglio di niente. A questo punto devo spendere due parole su Camomilla che non fa propriamente parte della nostra CUBA ma è anche lei fedele a Fidel e soprattutto è affetta come tutti noi da CUrricul BAstardo, malattia per la quale non è ancora stato scoperto un vaccino, nonostante gli sforzi dei nostri migliori ricercatori!
La smetto di divagare e torno alla paura dell'istinto. Ma di che cosa avrà mai paura questo benedetto istinto? Non lo so, posso però elencare alcuni sintomi:
1) bruciore del solito occhio;
2) improvvisa quanto insolita ed inaspettata sensazione di caldo;
3) schizzofrenici sbalzi di umore;
4) espressione sorpresa nel sentire una delle mie solite minchionissime locuzioni;
5) voglia di uccidere farfalle.
Essendo io medico affermato, con modestia e senza la minima presunzione, che mi distingue, mi permetto di spiegare i sintomi:
1) solitamente è l'occhio sinistro come un fantasma, il quale non sopporta la presenza invasiva della lente a contatto o anche del solo contatto;
2) nella gran parte dei casi è dovuta all'ostinazione ad indossare un cappotto, con pellicciotto di cinghiale nano dei nebrodi, mentre soffia vento di scirocco, in alcuni casi questo sintomo può manifestarsi anche con compulsive sensazioni di freddo quando si esce con un ''toppino`` mentre soffia vento di tramontana;
3) frasi tipiche di questa psicopatologia sono: ''c'è luna piena: che serata fantastica`` subito contraddetta da ''che serata sprecata con questa luna``, ''...io sono masochista...`` ed io sono d'accordo, ''...non vengo...devo studiare per la SISSIS...`` minchia neanche Bartolone studiava per la SISSIS, "..vorrei ma non posso fidarmi di te io non.." scusate ho sbagliato questa è di Samuele Bersani;
4) cose del tipo: ''felicità è essere in armonia con se stessi e con tutte le cose che ci circondano`` ed io direi citando la favola di Cappuccetto Rosso ''grazi o cazzu sugnu u lupu``;
5) lo sai che prendere una farfalla in mano equivale a condannarla a morte prima che le poche ore di vita che gli sono state concesse siano finite?
Infondo la farfalla da soddisfazione alla mia indimostrabile (almeno al momento) teoria che è fortemente legata al famoso effetto farfalla. Che cosa è l'effetto farfalla? Lo conoscete tutti grazie ad una frase insulsa quanto priva di qualunque significato scientifico e/o filosofico: ''Una farfalla che sbatte le ali a Pechino genera un uragano in California''. Cara Camomilla per restare in tema di venti ed uragani immagina come soffiava il vento che ha spinto l'istinto di chi ha scritto questa filastrocca:
``Soffia forte e impetuoso il vento,
rami e foglie spazza in un sol momento.
Attento signore, il tuo cappello e' volato
e fin sulla cima il vento l'ha portato.
Ma molte volte il vento soffia debole e lento
e un piccolo fruscio si ode tra le foglie a stento.''
Ogni tanto mi perdo nella poesia: che disdetta per un H2SO4 come me! Stavo dicendo dell'effetto farfalla che racchiude in sé la nozione di forte dipendenza di un evento dalle condizioni iniziali su cui nasce l'evento stesso: in sostanza la teoria del caos. L'idea è che piccole variazioni nelle condizioni iniziali producano grandi variazioni nel comportamento a lungo termine di un sistema. Cerco di spiegarmi meglio dato che è difficile spiegare le cose senza il necessario contorno di gesta, sguardi e minchionerie sensoriali varie o lavagne luminose. La conseguenza pratica dell'effetto farfalla è che i sistemi complessi, come per esempio le previsioni metereologiche, l'andamento del mercato azionario, le femmine ecc.. sono difficili da prevedere su una scala di tempo utile che nel caso delle femmine è dell'ordine di qualche decina di minuti. Questo perché ogni modello matematico finito che tenti di simulare il sistema in esame, deve necessariamente eliminare alcune informazioni sulle condizioni iniziali; ad esempio, quando si simulano le condizioni atmosferiche, non è possibile includere lo spostamento d'aria causato da ogni singola farfalla. In un sistema caotico, questi errori di approssimazione tendono ad aumentare nel tempo. Che significa? Semplice, l'errore che si commette nella simulazione supera il risultato stesso: ad esempio, se il risultato è 10 con un errore di + o - 20 allora il risultato reale è un numero che può essere scelto in maniera del tutto casuale fra -10 e +30 ovvero il risultato reale non ha nessun significato. In sostanza, le previsioni di una simulazione non sono più attendibili se spinte oltre una certa soglia di tempo. In sostanza sostenza e sottolineo sostanza: invece di riflettere sull'armonia meglio riflettere sul ``Carpe Diem'' che, cara Camomilla, è solo un attimo: fuggente.
L'istinto non ha bisogno di tempo ne ha solo paura.
La smetto di divagare e torno alla paura dell'istinto. Ma di che cosa avrà mai paura questo benedetto istinto? Non lo so, posso però elencare alcuni sintomi:
1) bruciore del solito occhio;
2) improvvisa quanto insolita ed inaspettata sensazione di caldo;
3) schizzofrenici sbalzi di umore;
4) espressione sorpresa nel sentire una delle mie solite minchionissime locuzioni;
5) voglia di uccidere farfalle.
Essendo io medico affermato, con modestia e senza la minima presunzione, che mi distingue, mi permetto di spiegare i sintomi:
1) solitamente è l'occhio sinistro come un fantasma, il quale non sopporta la presenza invasiva della lente a contatto o anche del solo contatto;
2) nella gran parte dei casi è dovuta all'ostinazione ad indossare un cappotto, con pellicciotto di cinghiale nano dei nebrodi, mentre soffia vento di scirocco, in alcuni casi questo sintomo può manifestarsi anche con compulsive sensazioni di freddo quando si esce con un ''toppino`` mentre soffia vento di tramontana;
3) frasi tipiche di questa psicopatologia sono: ''c'è luna piena: che serata fantastica`` subito contraddetta da ''che serata sprecata con questa luna``, ''...io sono masochista...`` ed io sono d'accordo, ''...non vengo...devo studiare per la SISSIS...`` minchia neanche Bartolone studiava per la SISSIS, "..vorrei ma non posso fidarmi di te io non.." scusate ho sbagliato questa è di Samuele Bersani;
4) cose del tipo: ''felicità è essere in armonia con se stessi e con tutte le cose che ci circondano`` ed io direi citando la favola di Cappuccetto Rosso ''grazi o cazzu sugnu u lupu``;
5) lo sai che prendere una farfalla in mano equivale a condannarla a morte prima che le poche ore di vita che gli sono state concesse siano finite?
Infondo la farfalla da soddisfazione alla mia indimostrabile (almeno al momento) teoria che è fortemente legata al famoso effetto farfalla. Che cosa è l'effetto farfalla? Lo conoscete tutti grazie ad una frase insulsa quanto priva di qualunque significato scientifico e/o filosofico: ''Una farfalla che sbatte le ali a Pechino genera un uragano in California''. Cara Camomilla per restare in tema di venti ed uragani immagina come soffiava il vento che ha spinto l'istinto di chi ha scritto questa filastrocca:
``Soffia forte e impetuoso il vento,
rami e foglie spazza in un sol momento.
Attento signore, il tuo cappello e' volato
e fin sulla cima il vento l'ha portato.
Ma molte volte il vento soffia debole e lento
e un piccolo fruscio si ode tra le foglie a stento.''
Ogni tanto mi perdo nella poesia: che disdetta per un H2SO4 come me! Stavo dicendo dell'effetto farfalla che racchiude in sé la nozione di forte dipendenza di un evento dalle condizioni iniziali su cui nasce l'evento stesso: in sostanza la teoria del caos. L'idea è che piccole variazioni nelle condizioni iniziali producano grandi variazioni nel comportamento a lungo termine di un sistema. Cerco di spiegarmi meglio dato che è difficile spiegare le cose senza il necessario contorno di gesta, sguardi e minchionerie sensoriali varie o lavagne luminose. La conseguenza pratica dell'effetto farfalla è che i sistemi complessi, come per esempio le previsioni metereologiche, l'andamento del mercato azionario, le femmine ecc.. sono difficili da prevedere su una scala di tempo utile che nel caso delle femmine è dell'ordine di qualche decina di minuti. Questo perché ogni modello matematico finito che tenti di simulare il sistema in esame, deve necessariamente eliminare alcune informazioni sulle condizioni iniziali; ad esempio, quando si simulano le condizioni atmosferiche, non è possibile includere lo spostamento d'aria causato da ogni singola farfalla. In un sistema caotico, questi errori di approssimazione tendono ad aumentare nel tempo. Che significa? Semplice, l'errore che si commette nella simulazione supera il risultato stesso: ad esempio, se il risultato è 10 con un errore di + o - 20 allora il risultato reale è un numero che può essere scelto in maniera del tutto casuale fra -10 e +30 ovvero il risultato reale non ha nessun significato. In sostanza, le previsioni di una simulazione non sono più attendibili se spinte oltre una certa soglia di tempo. In sostanza sostenza e sottolineo sostanza: invece di riflettere sull'armonia meglio riflettere sul ``Carpe Diem'' che, cara Camomilla, è solo un attimo: fuggente.
L'istinto non ha bisogno di tempo ne ha solo paura.
3 commenti:
Mamma mia questo blog mi sta facendo paura! Non ho capito molto, ma mi congratulo. Adesso ci riflettero sopra
Caro Pavone, tutto nasce da questa frase: "quando agisco d'istinto sbaglio sempre". Non è che la natura, che spero agisca solo d'istinto, ha sbagliato proprio tutto?
Non è che pure la natura è un interlocutore banale?
Tu che sei saggio e folle assieme; tu che non ti affidi solo all'oracolo google per avere le risposte; illuminaci!
Amico Profeta, innanzi tutto non ho mai detto di essere saggio. Folle si, probabile. Quanto ad illuminarvi, non e' mia facolta'. Solo gli Dei ci possono illuminare, e quando lo fanno hanno un loro recondito motivo.
Posso darti una mia opinione.
Il problema non e' se agire di istinto o meno. Il problema e' "educare" il proprio istinto. Ma farlo e faticoso, irritante. Bisogna conoscersi. Cosa non banale. Allora l'istinto fara' la cosa giusta. Altrimenti e' caso, nella migliore delle ipotesi, o autodistruzione nella piu' probabile. Quanto alla natura il discorso si complica, penso.
Ne riparleremo se agli Dei cosi' aggrada. Un saluto dal tuo amico "folle".
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