No! Non vi allarmate non parlo dell'impotentia erecti, quella per fortuna si può curare con il viagra, dicono! Parlo della condizione di chi non ha la forza, la capacità o l'autorità di agire: dice wikipedia. Forza, capacità ed autorità di agire. Hanno dimenticato la possibilità di agire! Forse hanno anche dimenticato la legittimità e l'utilità di agire. Riflettevo sull'impotenza un po perché ho deciso di infiltrarmi in politica ed un pò perché mi hanno colpito alcune frasi degli ultimi post che per essere sicuro di aver capito bene ho letto almeno dieci volte. Le narrazioni della mia insulsa ed insignificante esistenza sono pallosissime soprattutto per me che le devo ricordare, ma da qualche parte bisogna pur partire. La forza, la capacità e l'autorità di agire, a modo mio, l'ho sempre avute, di questo ne sono certo. La possibilità di agire, quella no; di bocconi amari se ne devono ingoiare tanti! Se ci penso adesso, sono passati tanti anni, ricordo solo alcune immagini, delle parole, dei gesti, dei sorrisini che sono vivi ed anzi non sono mai invecchiati. Non è che non avessi forza, capacità o autorità: proprio non bastavano, non potevo agire perché non ne avevo la possibilità. Prima di aprire bocca o di muovere un dito dovevo essere certo di essere l'unico che poteva essere danneggiato. Sono passati tanti anni e quella possibilità è come se non la volessi più; ad usarla penso che mi sentirei allo stesso livello delle piccole persone con cui la forza e l'autorità sono l'unico mezzo di comunicazione o meglio di imposizione. Se poi si parla di legittimità di agire le cose si complicano ancora di più. Che cosa è legittimo? Che cosa è giusto? Chi sono io per decidere cosa è legittimo e cosa è giusto? La legittimità da ragazzo ero convinto di averla; adesso non ne sono più tanto sicuro! Le cose accadono per caso ed il caso si nutre di occhi chiusi, di cose non dette, di bugie. Ognuno tira l'acqua al suo mulino senza preoccuparsi di controllare se il mulino ha le macine o solo una ruota che gira trascinata dalla corrente del fiume. E' legittimo informare quelli che si avvicinano al mulino per macinare il grano del fatto che dentro non ci sono le macine? Chi sono io per decidere se è legittimo o meno? Ammessa la legittimità, è utile farlo? Quasi tutte le volte che ho detto a qualcuno una cosa del tipo ``stai attento che ti stanno prendendo in giro'', quello ha pensato che fossi io a volerlo prendere in giro; forse era veramente così? Boh, adesso sono confuso, non lo so proprio ma sono sicuro che in questo modo si ricade nelle cose non dette e nelle bugie che infondo sono la stessa cosa; ed ora mi sento in colpa a sapere e non poter dire, allo stesso modo in cui mi sento in colpa a dire una bugia; la verità è che non so se è possibile, se è legittimo e se è utile avere questa forza, questa capacità e questa autorità che tutti cantano poco intonati e tutti ascoltano stonati.
mercoledì 9 aprile 2008
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1 commento:
Ok, ok. Un bel post. Intenso e sincero. Ma non troppo. Ricade tutto nel mio ultimo post (credo che ti abbia stimolato, e di questo ne sono contento). Io ribadisco che la sincerita' e' la migliore delle cose. Da parte mia, posso essere ferito inizialmente da cio' che mi dice un amico, ma se comprendo che e' il senso della sincerita' e dell'affetto a muovere il tutto lo apprezzo. Io credo di essermi comportato sempre cosi'. Se cosi' non fosse sappiatemelo dire. In sincerita'.
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